Credits

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I testi e le foto sono di Marco Belotti. 

L’elaborazione grafica del sito è opera di Leo

Le versioni in lingua sono a cura di Bea&Mari, che sono preziose intelligenze naturali. 

Ringraziamenti perpetui a chi mi ha spinto a realizzare questo progetto, a quanti hanno letto e leggeranno i lavori prima della pubblicazione e mi hanno detto e mi diranno se funzionano o meno e quanto; e soprattutto se non funzionano e dove e perché. Perciò, per iniziare a Marialuisa e Beatrice, che hanno fatto tutto questo nonostante io le asfissiassi di domande, le incalzassi per saperne di più e più in generale le tormentassi di dubbi, incertezze e problemi assortiti.

Ma sullo stesso piano questo grazie eterno va anche a Ilaria, Ulf anche per il sostegno iniziale. Se tutto ha avuto inizio, è stato soprattutto per la loro insistenza. E poi a Marina, che ha dato inizio a tutto questo, ma in modo molto più, come dire, basilare... E mi sostiene augurandosi che continui a trovare tempo di scrivere qualcosa.

Grazie poi Riccardo, Carla ed Enrico, Silvia, Clara e Sergio per quello che è venuto appena dopo la pubblicazione: ho ricevuto il sostegno e la fiducia di cui avevo bisogno. Grazie inoltre a Mariateresa e Roberta per le letture appassionate. A Daniele, Cesare, Giuseppe, Josè e Jessica: parlare con voi mi ha fatto riflettere, mi ha ispirato e dato fiducia. Mi spiace di essere stato petulante e pure ripetitivo. Ecco, queste sono le mie scuse. Un altro grazie, per il risalto che merita, all'altra Mariateresa, che ha suggerito cose molto intelligenti (grazie, ne avevo bisogno).

Il ringraziamento che devo a Leo è difficile da spiegare senza cadere nei luoghi comuni delle differenze generazionali. Dico solo che la sua idea che io, da bravo uomo del novecento (ecco, l'ho detto), pensavo sproporzionata alle mie ambizioni - che sono sempre quelle, ma in un contenitore più cool -, adesso mi spinge solo ad essere migliore con più volontà. Dunque un abbraccio a lui e anche a lui gratitudine perenne per la disponibilità dimostrata (esteso a Gabry e Guido, loro sanno perché).

Ringrazio tutte le altre lettrici e i lettori dei testi pubblicati sul vecchio blog: ho preso molto seriamente ciò che mi avete detto. Adesso è troppo tardi per ritrattare. A chi ha letto ma non ha lasciato commenti o solo è passato dalle pagine e forse non ha trovato ciò che cercava, grazie ugualmente. Questo spazio deve essere un luogo di transito, anche il via vai fa il suo effetto.

Ringrazio anche Martina che mi sembra continui a pensare che io sia un buon zio, nonostante tutto questo.

Consapevolezza dei miei limiti ma anche megalomania mi portano ad attribuirmi anche tuti gli erori. E i pasticci quando metto mano alla grafica.

Un ultima nota. Quando scrivo qualcosa di buono (qualcosa che so che è buono per me), non posso non pensare a chi mi ha preceduto nella meta che nessuno conosce. Penso dunque a chi sarebbe rimasto sorpreso e chi curioso di questa mia attività. Penso dunque al nonno Gigi, con cui condivido quelle parti di filamento di dna che ha portato entrambi a dedicare molto tempo a schiacciare tasti con le lettere stampate sopra, a mio padre Giovanni e a mio zio Piero. Rispetto a questi due la riconoscenza è complessa e dunque inesprimibile. Mi basta la certezza che so esattamente di cosa si tratta. Mi avrebbe fatto piacere che tutti e tre potessero leggere alcune di queste righe.